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Dalla Chiesa: “assieme possiamo sconfiggere la Mafia”

Fonte: http://www.varesenotizie.it

LONATE POZZOLO – “Dove comanda la mafia un terzo della società sta con loro. Per sconfiggerla gli altri 2 terzi si devono unire”. E’ un messaggio di speranza e unità quello che Nando Dalla Chiesa manda da Lonate Pozzolo, durante il primo incontro del gruppo di lavoro sulla Legalità.

ASSIEME PER DIFENDERE LA LEGGE

La stragrande maggioranza della popolazione è formata da gente onesta. Ma l’Ndrangheta può contare sul fatto che gli altri, la maggioranza, non si unisce. E’ questo, invece, il segreto per sconfiggere la Mafia. “Mettiamoci assieme, indipendentemente dalle sigle e dai partiti. Assieme per difendere il valore della legge e della democrazia”. Nando Dalla Chiesa parla davanti ad un folto pubblico, a Lonate Pozzolo. Tanti giovani, venuti soprattutto dai paesi vicini per ascoltare il professore, figlio del generale ucciso dalla Mafia.

CHI AIUTA I MAFIOSI DEVE PAGARE

I mafiosi fino ad ora hanno potuto contare sulla mancanza di reazione della società civile. Secondo Dalla Chiesa chi appoggia i mafiosi, chi è colluso, chi fa affari con loro, deve incontrare la sanzione morale della società. Parole molto dure: “chi copre e aiuta i mafiosi deve pagare. Se una persona ha aiutato i mafiosi, allora io devo togliergli il saluto. Se entra nel mio bar il caffè glielo faccio, ma con disprezzo”.Questo perché la mafia non colpisce solo con la violenza, ma anche lusingando, pagando di più.Perché non si riesce a denunciare? Chiede qualcuno dal pubblico. “Prima non c’era nessuna provvidenza per chi veniva colpito. Oggi ci sono aiuti, anche psicologici. Pensate a un bambino che torna a scuola dopo che gli hanno ucciso il padre. Si sente in colpa, incredibilmente è lui a vergognarsi”. Oggi invece si può non rimanere da soli. “C’è la possibilità di poter parlare a persone dello Stato di cui ti puoi fidare ciecamente”. Fondamentale, però, scegliere le persone giuste e individuare quelle di cui ci si può fidare.

LA SCUOLA PER EDUCARE ALLA LEGALITA’

Luigi Vecchione ha ricordato le telefonate anonime, le minacce, le difficoltà incontrate dal padre, imprenditore in Campania negli anni ’70. “C’era un ingegnere che aveva un metodo scientifico per vincere tutti gli appalti pubblici”.Il padre di Luigi non si è però dato per vinto. Nonostante le minacce di morte e gli attentati alla macchina, ha dato vita a Confapi in Campagna. “Non possiamo pensare di contrastare la mafia da soli, gli eroi non ci sono più. Tutte le persone oneste si devono unire”. Massimo Brugnone, coordinatore regionale di Ammazzateci Tutti, sottolinea invece l’importanza della formazione e della scuola per educare alla legalità. Con la sua associazione da Febbraio farà incontrare ai ragazzi delle scuole le forze dell’ordine, i magistrati, i politici per vedere cosa fa lo Stato. “Un cittadino che ha denunciato è stato picchiato e costretto a mangiare cambiali. Qui dentro forse c’è qualcuno che sapeva e che non ha detto nulla. E’ stato zitto, probabilmente per paura. Facendo così siamo complici”.

LE PERSONE ONESTE NON SI SONO MAI CONTATE

Brugnone parla di un velo di omertà, presente a Lonate come a Busto Arsizio. “In Calabria ci sono 2 milioni di persone. Possibile che 2 mila mafiosi tengano in scacco 2 milioni di persone? Ma le persone oneste non si sono mai contate”. Il sindaco Migliarino, a chiusura della serata, lo dice chiaramente. “Abbiate fiducia dei magistrati giusti, lo Stato c’è. E se qualcuno ha qualcosa da denunciare, lo faccia senza paura”. Smettere di chiudere gli occhi, unire le forze, scegliere le persone giuste di cui fidarsi. Forse la strada, per sconfiggere la mafia, è già segnata.

tiziano.scolari@yahoo.it

MARTEDÌ 23 NOVEMBRE 2010 21:47 TIZIANO SCOLARI

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