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Chi siamo

Chi siamo

Che cos’è “Ammazzateci tutti”?
Ammazzateci Tutti è un movimento antimafia nazionale.
Principalmente attivo, oltre che nella lotta alle mafie, anche sulle tematiche della legalità e della giustizia: oggi Ammazzateci Tutti è divenuto il più grande movimento giovanile antimafia d’Italia.

Il Metodo
Fatte salve le radici tipiche dei movimenti spontanei, sulle quali poggiano l’organizzazione interna e la “linea” delle nostre attività, è bene ricordare che Ammazzateci Tutti è oggi una Associazione riconosciuta, quindi forte è anche il suo spirito di “servizio pubblico”.

Da un lato, dunque, un contenitore giovanile apartitico e spesso propenso all’indignazione ed alla mobilitazione. Dall’altra una realtà divenuta ormai punto di riferimento, dal Sud al Nord, di numerose Amministrazioni comunali, provinciali e regionali in materia di contrasto alla criminalità organizzata, nonché di Istituzioni scolastiche, giudiziarie e di ordine pubblico nella diffusione dei valori di cittadinanza, giustizia e legalità.

È questo il “metodo Legalitàlia”, che prende il nome dal meeting nazionale annualmente promosso ed organizzato da Ammazzateci Tutti.

È stato il leader del movimento, Aldo Pecora, a tracciare negli anni questa via: come le dita di una mano, dalla politica (quella con la “P” maiuscola), alla magistratura, all’informazione, alla scuola, alla società civile, se ognuno può e vuole essere utile alla causa è bene che non guardi a eventuali differenze di ideali, professioni religiose o estrazioni culturali. Uniche discriminanti sono la serietà e la lealtà reciproca.

Su Queste basi l’azione di Ammazzateci tutti è divenuta nel tempo sempre più solida ed i nostri ragazzi sempre più credibili.

Che cosa facciamo

Formazione
Ogni giorno i nostri volontari sono impegnati nelle scuole primarie e superiori di ogni ordine e grado di tutta Italia in attività di educazione alla legalità, specie nei progetti POF.

Informazione
Come diceva il giudice Borsellino, le mafie possono essere sconfitte anche solo parlandone.
Il nostro radicamento in quasi tutta Italia ci consente di favorire, con assemblee e dibattiti, la “coscientizzazione” dei cittadini e delle istituzioni locali sui temi di maggior allarme sociale.

Comunicazione
Non dimentichiamo che siamo nati da uno slogan efficace! Per questo motivo cerchiamo di sfruttare al massimo tutti i mezzi di comunicazione visiva, dall’editoria cartacea e multimediale, ai più moderni mezzi della rete e di Internet (Facebook e YouTube in testa) nei quali siamo accreditati opinion leaders nel nostro ambito sociale.

Assistenza
Assieme alla Fondazione Antonino Scopelliti siamo quotidianamente accanto alla famiglie vittime di mafia, racket ed estorsioni ed ai testimoni di giustizia.

La Storia del Movimento 
“Ammazzateci tutti” nasce come movimento anti-‘ndrangheta su iniziativa spontanea dei giovani a Locri (RC) negli ultimi mesi del 2005, ossia all’indomani dell’omicidio del Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno.

Inizialmente composto da soli ragazzi (per lo più studenti liceali ed universitari), il Movimento nei mesi successivi alla sua nascita ha incontrato il sostegno fattivo anche degli adulti, e nello specifico dei familiari vittime di ‘ndrangheta.

Ben presto il Movimento, grazie alla rete e ad internet, è riuscito ad unire ragazze e ragazzi da tutta Italia che, all’appello di “giovani contro tutte le mafie!“, ha unito e continua ad unire in un unico grido ed in un grande movimento antimafie su scala nazionale la meglio gioventù italiana nella lotta contro le mafie e per la legalità: dalla Sicilia, alla Campania, alla Lombardia, al Lazio, alla Puglia, al Veneto, i coordinamenti del Movimento si stanno costituendo oramai in tutta Italia.

Attività ed iniziative più significative svolte sino ad oggi
La prima apparizione pubblica dell’embrione del Movimento è stata fatta a Locri il 19 ottobre del 2005 in occasione dei funerali dell’On. Francesco Fortugno, quando un primo nucleo di sette ragazzi espone, insieme all’ideatore Aldo Pecora, l’ormai famoso striscione di sfida alla mafia “E adesso ammazzateci tutti”. Seppur provenienti da tutta la provincia di Reggio Calabria, i ragazzi partecipanti alle manifestazioni di ribellione furono ribattezzati dai media come “i ragazzi di Locri”.

Successivamente già alla grande manifestazione popolare del 4 novembre 2005 a Locri, a cui parteciparono oltre 15.000 persone, il neo-costituito Movimento spontaneo “Ammazzateci tutti” svolse un ruolo chiave nell’organizzazione dell’evento, mettendo online il sito internet http://www.ammazzatecitutti.org che, in una sola settimana dalla messa in rete, ha registrato più di 200.000 contatti.

Dal marzo 2006 il Movimento sta promuovendo un disegno di legge (giacente in Parlamento dal 1992). Punto forte di questo disegno di legge, il cui articolato consta di tre semplici disposti, è il divieto di propaganda elettorale a chi sottoposto misure di sorveglianza speciale. Secondo la tesi proposta, infatti, è impensabile che in Italia il mafioso possa perdere elettorato attivo e passivo ma possa comunque condizionare gli esiti elettorali sponsorizzando candidati di sua fiducia. Il DdL impone, qualora accertato il compromesso stretto tra il mafioso ed il candidato eventualmente eletto, il decadimento immediato dalla carica elettiva di quest’ultimo.

Il 24 marzo 2006 il Movimento convoca un’Assemblea pubblica a Palazzo Nieddu del Rio, a Locri, dove invita tutti i candidati alle Elezioni Politiche a sottoscrivere un patto d’onore per l’appoggio al DdL in caso di elezione al Parlamento. Oltre 50 candidati sottoscrivono questo impegno. Ad oggi, dopo la pubblica sponsorizzazione dei ragazzi del movimento, hanno sottoscritto questo disegno di legge oltre 150 deputati e 50 senatori di maggioranza e opposizione.

Il 2 giugno 2006 organizza un “presidio di legalità” con oltre 500 persone presso il ristorante “Al Valantain” in località Santa Trada di Villa San Giovanni, costretto a chiudere dopo innumerevoli attentati, tentativi di estorsione e minacce di morte, ed i cui titolari, la famiglia Mazza, sono costretti ad emigrare all’estero per tentare di rifarsi una vita.

Il 9 agosto del 2006 promuove ed organizza a Campo Calabro una manifestazione pubblica per il quindicesimo anniversario dall’assassinio del Sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, Antonino Scopelliti.

Il giorno 11 novembre 2006 i ragazzi del Movimento sono tra i promotori ed i soci fondatori di una nuova organizzazione di associazioni, movimenti, espressioni del mondo delle cooperative, della Scuola, dell’Università, della Chiesa e dell’imprenditoria: la “Rete per la Calabria”, presentata ufficialmente in un Convegno tenutosi presso l’Auditorium Lamberti di Reggio Calabria il 5 gennaio 2007, con la partecipazione di diverse personalità calabresi tra i relatori.

“Mafie: consenso negato!”
Il 17 febbraio 2006 Ammazzateci tutti ha convocato ed auto-organizzato a Reggio Calabria “Mafie: consenso negato”, portando in piazza oltre 5.000 ragazzi provenienti da tutto lo Stivale. La manifestazione, rifacendosi alle parole del giudice Paolo Borsellino (“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”), ha visto la partecipazione di familiari di vittime di ‘ndrangheta e Cosa Nostra accanto alle mamme dei ragazzi vittime di “lupara bianca”. La giornata è stata investita dell’Alto patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il 30 maggio 2007 Ammazzateci tutti, acquisita personalità giuridica, ha presentato formale richiesta di costituzione di parte civile nel processo contro i presunti mandanti ed esecutori del delitto Fortugno. Il movimento è l’unica organizzazione “non istituzionale” ad aver avanzato tale istanza, accanto alla Regione Calabria, alla Provincia di Reggio Calabria ed al Comune di Locri.

Il meeting nazionale “Legalitàlia”
Il 9, 10 ed 11 agosto 2007, in occasione del sedicesimo anniversario dall’assassinio del giudice Antonino Scopelliti, Ammazzateci tutti, insieme alla Fondazione Antonino Scopelliti, ha promosso ed organizzato a Reggio Calabria “Legalitàlia”, il primo meeting nazionale dei giovani antimafia, ospitando a Reggio Calabria una platea di quasi 300 giovani delegati di associazioni e movimenti giovanili italiani ed alcuni tra i massimi esperti italiani in materia di mafie tra giornalisti, magistrati ed operatori sociali.

La seconda edizione del meeting si è tenuta a Reggio Calabria nei giorni 8, 9 e 10 agosto 2008.

La terza edizione del meeting (Reggio Calabria, 9-10 agosto 2009) ha visto la partecipazione di importanti ospiti internazionali, quali il Console Generale degli Stati Uniti Patrick Truhn e l’assegnazione della prima edizione del premio “Antonino Scopelliti” all’ex Procuratore aggiunto della DDA di Reggio Calabria, dott. Salvatore Boemi.

La quarta edizione del meeting (Reggio Calabria, 8-9 agosto 2010) ha visto assegnato il secondo premio “Antonino Scopelliti” al Capo della squadra mobile di Reggio Calabria, dott. Renato Cortese, e la trasformazione dell’evento in “Legalitàlia in estate”.

Il 2011 ha visto la prima edizione di “Legalitàlia in primavera” al di fuori del territorio calabrese: 3.500 studenti di Busto Arsizio hanno partecipato nella data dell’11 aprile a nove diversi incontri sul tema della legalità riempiendo tutti i teatri ed auditorium della città, dando vita in conclusione ad un corteo di oltre mille persone.

La quinta edizione del meeting (Reggio Calabria, 6-9 agosto 2011) è stata aperta dal cantautore Alex Britti ed ha visto la partecipazione del Ministro della gioventù Giorgia Meloni. Nella sua terza edizione, il premio “Antonino Scopelliti” è stato assegnato al Procuratore Capo di Torino, dott. Gian Carlo Caselli.

Altre importanti iniziative
Tra le molteplici iniziative promosse ed organizzate da Ammazzateci Tutti si segnalano quelle in memoria del giudice Giovanni Falcone, promosse ogni anno il 23 maggio in diverse regioni italiane e le “Giornate regionali della Legalità”, promosse su scala nazionale grazie ai coordinamenti regionali e provinciali del Movimento.

Ammazzateci tutti oggi
Attualmente il Movimento, oltre a sostenere con ogni mezzo possibile i testimoni di giustizia come Pino Masciari, sta promuovendo numerose azioni di carattere legislativo in materia di lotta e contrasto alla criminalità organizzata, quali ad esempio l’accelerazione dei processi di mafia, costantemente a rischio prescrizione.

Oggi Ammazzateci tutti è un movimento antimafia nazionale, con coordinamenti periferici in Calabria, Sicilia, Lazio, Lombardia, Veneto e Puglia.

Il coordinamento nazionale del movimento è guidato da Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato Antonino Scopelliti.

Presidente e Portavoce nazionale del movimento è Aldo Pecora, già autore dello slogan “E adesso ammazzateci tutti“.

Strumenti e mezzi
L’impegno maggiore dei ragazzi è mero volontariato sociale, e si concretizza in assemblee, conferenze e confronti nelle scuole di tutta Italia.

Sin dai primi mesi del 2006, infatti, i rappresentanti del Movimento sono stati protagonisti di centinaia di assemblee ed incontri in diverse località d’Italia, specialmente nelle Istituzioni scolastiche, per promuovere e sensibilizzare i giovani rispetto la cultura della legalità e l’antimafia sociale.
Agli incontri, insieme ai rappresentanti del Movimento, hanno preso parte numerose personalità del mondo della cultura, della magistratura, dell’imprenditoria, del giornalismo e del panorama politico nazionale italiano.

I ragazzi e le ragazze del Movimento sono stati altresì ospiti di diverse trasmissioni televisive e radiofoniche della Rai (televisione pubblica nazionale italiana) e delle reti televisive e radiofoniche private sia nazionali che regionali, dove sono stati individuati come interlocutori credibili di una nuova Calabria che vuole cambiare e sta già cambiando.

Organo principale di informazione tra gli attivisti è il forum telematico del sito internet, che ad oggi conta più di 8000 iscritti.

Il sito internet, vittima di un grave attacco informatico nel settembre del 2006, conta oggi tra i 45.000 ed i 60.000 contatti al giorno.

Ammazzateci tutti” in numeri

(dati aggiornati al 7 luglio 2009)

– 237 sono le città di tutta Italia dove i ragazzi del Movimento sono stati invitati.
– 1.966 sono le ore spese in assemblee scolastiche, universitarie, incontri e dibattiti pubblici;
– 10.131 sono i Megabyte di spazio occupati dai contenuti sul server del sito internet;
– 13.279 sono le lettere e le e-mail con attestati di stima da tutta Italia;
– 5.000 sono le t-shirt realizzate ed impegnate nell’auto-finanziamento del Movimento;
– 8.028 sono gli iscritti al forum telematico del sito internet;
– 8.240 sono i fan di “Ammazzateci Tutti” su Facebook;
– 51.843 sono i Megabyte di traffico generati mediamente ogni mese dal sito internet;
– 33.168 sono i ragazzi di tutt’Italia che hanno comunicato i propri recapiti ai referenti del Movimento, mettendosi a disposizione per la costituzione dei coordinamenti territoriali;
– 84.433 sono le persone iscritte alle newsletter del sito internet;
– 50.000 in media sono i contatti unici giornalieri registrati dal sito internet.

Riconoscimenti
Ammazzateci Tutti ha ricevuto sin dalla sua nascita decine di riconoscimenti da parte di associazioni, movimenti ed enti di tutta Italia.

Da segnalare tra i tanti riconoscimenti attribuiti:

– Premio Internazionale “Joe Petrosino 2007”, assegnato nell’aprile 2007 ai ragazzi del Movimento dall’omonima associazione italo-americana con medaglia d’argento congiuntamente al vescovo di Locri Mons. Giancarlo Maria Bregantini, al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino ed al Capo della squadra mobile Polizia di New York Antony Izzo.
– Premio nazionale “Paolo Borsellino 2009”, conferito al Presidente Aldo Pecora il 6 novembre 2009.

Killusall.org

La disperazione peggiore di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile”.

Corrado Alvaro

A distanza di cinque anni dalla costituzione del Movimento in Italia oggi (gennaio 2010) avviamo ufficialmente un “cantiere sociale” per la diffusione e la condivisione delle nostre attività con la comunità internazionale.

Perché sappiamo che le mafie non sono un problema solo del Sud del nostro Paese, ma un problema europeo e mondiale.

Delle mafie italiane, la ‘ndrangheta è quella meno conosciuta. Ma proprio secondo recenti rapporti ufficiali (sia governativi che dell’intelligence USA) risulta essere la mafia più potente del mondo, leader senza rivali nel traffico internazionale di cocaina.

Per capire quanto possa essere spregiudicato questo gruppo criminale, basta ricordare la strage di Duisburg, in Germania (15 agosto 2007).

Certo, diventa sempre più difficile risollevare l’immagine del nostro Paese nel mondo, ma noi intendiamo fare la nostra parte, e dopo aver formalizzato questa ambizione anche nel nostro Statuto, vorremmo far sì che questo sito possa trasformarsi in pochi anni in una vera e propria rete internazionale per il contrasto sociale e civile alle mafie e per la promozione della cultura della legalità tra le giovani generazioni di tutto il mondo.

7 Risposte

  1. Ho letto cun molta cura tutto l’articolo che vedo ad essere molto molto interessante, purtroppo se uno indicasse una persona a far cose illegali, chi ci crederebbe? Io stesso una volta ho mandato un email al Signor Massimo Brugnone dicendo che ero in procinto a a commettere un omicidio, in realtà l persona da “omicidiare” ero Io per sottrarmi alle cattiverie infierite contro di me da (un mafioso)? Ho gridato aiuto ai quatro venti ma nessuno è venuto a darmmi un a mano. Secondo me la mafia non è solo un gruppo a anche un individuo che fa delle cattiverie per coto di qualcun altro. Grazie per leggere, Dio Beedica a tutti. A. Callegari. Nome Sikh Sat Atma Singh Khalsa, nick name Babaji.

  2. Caro Adalberto,
    c’è stata una mia carenza di presenza in questo periodo causa esami e devo chiederti scusa, la tua richiesta non è stata assolutamente ignorata.

    Ti chiedo qui scusa per il ritardo in cui ti sto rispondendo, ho dato proprio stamattina l’esame che mi occupava tanto tempo.

    Sarò ben felice di riprendere il discorso con mezzo più privato vista la delicatezza dell’argomento.

    Massimo

  3. ciao ,mi chiamo fabrizio cè davvero qualcuno disposto ad ascoltare una storia vera e sopratutto che sto vivendo sulla mia pelle!! senza che nessuna autorità faccia qualcosa ,nonostante le prove schiaccianti presentate…

  4. “Chi siamo | Movimento Antimafie Ammazzateci TUTTI
    – Coordinamento Lombardia” was a wonderful blog post, can not wait to read more of your blog
    posts. Time to spend several time on the internet haha. Regards ,Manie

  5. sono la funzione strumentale area 1 dell’alberghiero di vico equense.ho letto per caso di questo movimento e mi piacerebbe sapere di questo “autobus” se può valere solo l’idea o firenze è un
    luogo particolare ma nazionale

  6. Mi servono gli indirizzi delle Vostre sedi e i contatti nella bassa Lombardia , nelle strisce del Piemonte confinanti e in Valle d’Aosta per collaborare. In attesa di una Vostra risposta invio cordiali saluti Marino.

  7. Sono molto apprezabili queste iniziative in supporto alle istituzioni.
    Quello che lascia molto stupefatti che le istituzioni non fanno quello che si dovrebbe fare quando molte cose sono evidenti a tutti e solo chi dovrebbe agire spesso non viene fatto
    Una per tutte vediamo i locali notturni lo sanno tutti che dietro forse al 90% c’è dietro la mafia spesso si fa finta di niente ecc ecc

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